Oggi 12 Giugno 2022 ricorre la Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile. Quest’anno il tema principale è la protezione sociale universale come strumento per porre fine al lavoro minorile nel mondo. L’ obiettivo è richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità e urgenza di adottare misure per impedire che forme di sfruttamento di bambini e adolescenti nel mondo del lavoro vengano ancora perseguite.
La crisi portata dalla pandemia Covid 19
Nonostante il progresso senza precedenti degli ultimi due decenni che hanno seguito l’ adozione della Convenzione dell’ OIL n. 182 sulle forme peggiori di lavoro minorile del 1999, il lavoro minorile è tornato a crescere negli ultimi anni. La causa è attribuibile alla pandemia Covid 19. Secondo le stime, poco prima dell’inizio della pandemia, si contavano circa 160 milioni di bambini e adolescenti nel mondo (uno su dieci del totale della popolazione mondiale dei minori) che, sebbene in età scolastica, si trovavano invece costretti a lavorare. Infatti la crisi generata dalla pandemia, i conflitti e le altre catastrofi umanitarie, che si sono verificate e si susseguono tutt’ ora, incrementano il rischio di sfruttamento lavorativo di bambini e adolescenti. Senza l’adozione di misure per mitigare l’impatto delle crisi e dei conflitti in corso, l’OIL stima che il lavoro minorile potrebbe aumentare di quasi 9 milioni entro la fine del 2022.
Come agire per contrastare il lavoro minorile?
Lo scorso Maggio si è conclusa la V Conferenza mondiale sul lavoro minorile a Durban in Sudafrica, dove si sono riuniti i governi, le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori degli Stati membri dell’OIL. La Conferenza ha adottato l’Appello all’azione di Durban sull’eliminazione del lavoro minorile che propone una serie di misure prioritarie, e richiama la necessità di intensificare gli sforzi per liberare il mondo dal lavoro minorile. Per dare seguito all’Appello, l’OIL chiede di aumentare gli investimenti nei sistemi e programmi di protezione sociale e di garantire l’accesso universale all’istruzione obbligatoria gratuita e di qualità.
Il lavoro minorile può creare una catena di povertà ed esclusione sociale che può tramandarsi da una generazione all’altra. Il motivo è da riscontrarsi nella mancata istruzione che provoca conseguenze nel lungo periodo condannando ad una condizione di povertà permanente. Per spezzare questa catena é necessaria un’azione sinergica attraverso l’attuazione di interventi sull’istruzione e formazione dei bambini e degli adolescenti. Bisogna intervenire attraverso la prevenzione dell’abbandono scolastico e del lavoro minorile, l’adozione di misure sull’accesso alla protezione sociale per tutti e l’implementazione di politiche di promozione del lavoro dignitoso per giovani e adulti, soprattutto per quelli più a rischio perché relegati in contesti di marginalità economica e sociale. Solo così si potrà raggiungere il traguardo 8.7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile che mira a porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025.
Il lavoro minorile nella certificazione SA8000
Il lavoro minorile continua ad essere un fenomeno di portata globale e tutti i paesi ne sono colpiti, sia direttamente che attraverso i canali del commercio mondiale e le filiere globali di fornitura. Questo tema è fondamentale nel perseguimento di uno sviluppo sostenibile e per tale importanza è stato inserito tra i requisiti che le organizzazioni devono avere per poter ottenere la certificazione SA8000.
Nel perseguire la propria attività, sancisce la norma, l’organizzazione non deve né ricorrere né dare sostegno all’utilizzo di lavoro minorile. Inoltre molta attenzione viene data alla garanzia di istruzione dei minori: “L’organizzazione deve stabilire, documentare, mantenere attive e comunicare efficacemente al
personale e alle altre parti interessate, politiche e procedure scritte per rimediare a situazioni di
lavoro infantile, e deve fornire un adeguato sostegno finanziario e di altro genere per permettere ai
bambini coinvolti di frequentare la scuola e rimanervi fino a quando non rientreranno più nella
definizione di bambino”- recita la norma. Infine dev’essere garantita la frequentazione della scuola per gli anni di istruzione obbligatoria per i giovani in età lavorativa.
Come ottenere la certificazione SA8000?
Un sistema di gestione che possiede la Certificazione Etica SA 8000 risulta essere uno strumento efficace che consente, all’organizzazione che lo ha implementato, la corretta gestione ed il monitoraggio costante di tutte le attività ed i processi ad esse correlati che impattano sulle tematiche inerenti le condizioni dei lavoratori (diritti umani, sviluppo, valorizzazione, formazione e crescita professionale delle persone, salute e sicurezza dei lavoratori, non discriminazione, lavoro dei minori e dei giovani) ed i suoi requisiti si estendono anche ai fornitori ed ai subfornitori.
Ogni organizzazione può dare il proprio contributo per contrastare pratiche come il lavoro minorile certificandosi SA8000.
GCERTI Italy Assessment & Certification srl, accreditata dal SAAS, ha come obiettivo di consentire alle imprese di dare il proprio contributo certificando le loro competenze e il rispetto degli standard richiesti, secondo i criteri di imparzialità e neutralità.
Richiedi un preventivo per ottenere subito la certificazione SA8000